UN NUOVO INIZIO
“Il futuro dipende da ciò che fai oggi.”
Mahatma Gandhi
Benvenuti al XXXII Congresso Nazionale della Società Italiana di Cure Palliative.
Ci sono momenti nella storia di una comunità che profumano di rinascita.
Questo è uno di quei momenti.
L’undicesimo mandato della nostra Società — la versione 11.0 — non è soltanto una tappa numerica: è un simbolo di evoluzione, di coraggio, di desiderio di futuro.
SICP 11.0 è la nostra nuova pelle: costruita su tutto ciò che siamo stati, e pronta a generare ciò che ancora non esiste.
Siamo sospesi tra due date che disegnano la mappa del nostro tempo: il 2025, anno che chiude il processo di accreditamento delle Reti di Cure Palliative avviato dall’Accordo 118/CSR/2020, e il 2028, con la legge 197/2022 che impegna le Regioni a soddisfare il 90% del bisogno di Cure Palliative.
Due traguardi che parlano di responsabilità, ma anche di speranza.
Perché le scadenze possono essere muri o possono diventare porte.
Sta a noi scegliere.
Se ci fermassimo al raggiungimento degli obiettivi, rischieremmo di perdere il senso del nostro viaggio.
Ma se sapremo trasformare questi obiettivi in motori di visione, allora le Cure Palliative potranno diventare il cuore pulsante di un Servizio Sanitario più giusto, più vicino, più umano.
Il nostro compito oggi è quello di presidiare il cambiamento, di accompagnarlo con intelligenza, passione e cura.
La cura, infatti, non è solo un atto clinico: è un gesto culturale, un atto politico, un movimento dell’anima.
E questo Congresso nasce esattamente con questo spirito.
Vuole essere un luogo vivo, dove le idee si incontrano e si trasformano, dove la competenza abbraccia l’empatia, dove la ricerca diventa racconto e il racconto diventa futuro.
Abbiamo voluto che fosse il Congresso di tutte e di tutti, non solo per modo di dire, ma per scelta profonda.
Abbiamo ripensato la struttura per renderla più fluida, più partecipata, più vicina alle persone, costruendo cinque aree tematiche — Clinica, Organizzazione, Formazione e Ricerca, Psicosociale, Etica e Medical Humanities — e affidando la costruzione del programma a decine di colleghe e colleghi che rappresentano la pluralità e la vitalità della nostra comunità.
Abbiamo dedicato uno spazio speciale alla ricerca delle socie e dei soci, alle Università e alle Scuole di Specialità in Medicina e Cure Palliative, ai nuovi volti e alle nuove voci che porteranno avanti la nostra storia.
Perché la conoscenza non si trasmette, si condivide.
E allora eccoci qui, insieme.
In un tempo in cui tutto cambia, scegliamo di cambiare anche noi, ma senza smarrire la profondità e la verità del nostro sguardo.
Questo perchè le Cure Palliative non sono un capitolo della medicina: sono un modo di intendere la vita, il limite, la solidarietà, la bellezza fragile dell’essere umano.
Questo Congresso è la nostra occasione per ricordarcelo, per dirci che la Scienza può essere compassionevole, che l’Innovazione può avere un volto umano, che la Cura può essere un linguaggio universale.
Lasciamoci attraversare da questo tempo, da questi incontri, da queste parole.
Facciamo in modo che le scadenze del 2025 e del 2028 non siano solo righe su un calendario, ma impronte sul futuro.
Perché il futuro delle Cure Palliative comincia qui.
Comincia da noi.
Gianpaolo Fortini
Presidente SICP